V. 24 luglio

Carmine Parise:

Una cosa straordinaria succede oggi, ed è l’unica che voglio citare:

A pranzo una persona offre il caffè a tutto il nostro tavolo.
Dice che le abbiamo cambiato la giornata con la nostra energia.
Io mi commuovo.
Mi meraviglio della mia meraviglia.
Ma è stupendo.

Grazie.

Quante persone ci vengono a trovare senza annunciarsi?

Simone Arganini:

Oggi giorno storico. Siamo a cena al Piccola Piedigrotta, dove Davide ha ordinato ben due pizze. È venuto Andrea Bovaia a vedere le prove. Una ragazza a caso ha pagato tutti e sette i caffè del nostro tavolo, solo perché ci ha sentito parlare di teatro. Ho scoperto che il buco del mio orecchio è ancora aperto dopo anni. Abbiamo dato il pappone avanzato dal giorno prima (che ormai puzzava di “scoreggia rancida”) in pasto ai fiori. Dopo 5 giorni di pratica abbiamo trovato qualcosa di nuovo nel Qi Gong. Ho fatto il training di Teodora perché il ginocchio sta migliorando! E stiamo organizzando una giornata al fiume domani, con anche i miei fratelli e grigliata.

Oggi solo cose belle?

Teodora Grano:

Oggi ho iniziato a leggere Vedere voci di Oliver Sacks. Sembra un libro scritto per Manifesto Cannibale. Invece è un libro scritto da un neuro scienziato sul mondo dei sordi. Manifesto Cannibale è un lavoro che parzialmente esplora le possibili derive della deprivazione sensoriale. O sulle possibili derive delle alterazioni sensoriali.

Al bar una ragazza coi capelli verdi ci ha offerto i caffè. Una ragazza alta quasi due metri, bella, virile. Un’amazzone cannibale. Era felice delle cose che aveva captato dalle nostre conversazioni .

Ha detto:

– Mi avete cambiato l’energia della giornata.

Emma ha due lacrime brillanti, anche Simone.
Angelo ha una treccia che spiralizza sull’occipite.
Carmine è calmo stasera, sembra pacificato. Ha una maglietta azzurra.
Davide è sempre elegantissimo.
Stiamo aspettando la pizza.

Oggi il freeze fight è stato trascendenza assoluta.

Quali sono le voci fantasma che sentiamo dentro di noi?

Davide Finotti:

23 maggio 2021.

Ere geologiche.
Sì, comportano estinzioni.
Il tempo che passa comporta perdite.
Siamo noi stessi inclini all’apocalisse.
Ogni secondo che passa ci porta sempre più verso quel punto dove tutto cessa.
Siamo come pachidermi che seppur grandi, maestosi, vecchi e saggi stanno andando verso quel punto.
I movimenti sono lenti, misurati con estrema precisione, cura, premura.
Portiamo su di noi, sulle nostre spalle il vero tesoro, la vera ricchezza.

Al nostro fianco altra umanità che forse mai come in quel momento biblico e santo è illuminata, forse perché non ha più nulla da perdere, ha già perso tutto; guarda accorta, preoccupata che quel prezioso verde e vivo dono riesca a sopravvivere, giunga pulsante e fecondo oltre il punto dove tutto cessa.

Lenti, misurati, disillusi gattoniamo cercando salvezza.

Sapremmo mai giungere a quel punto?

Angelo Pedroni:

Quando chiudo gli occhi per abbastanza tempo comincio a perdermi nei riflessi elettrici rossastri dietro le palpebre. Più provo a metterli a fuoco e più si restringe una specie di macchia scura informe simile alle immagini video delle eclissi. Allo stesso tempo sento una pressione terribile dentro il cervello, che pure dovrebbe essere mezzo insensibile, ma alle volte mi sembra si contragga e si dilati come se fosse un muscolo. Penso siano sempre gli occhi a fare questo lavoro, che al cervello non stia succedendo un bel niente. Quanto da vedere c’è in quel mondo di riflessi oscuri? Cosa sta succedendo e cosa sto vedendo in realtà? Che poi la pupilla è veramente un buco, l’occhio è fatto tutto male e non mi corrisponde niente tra quello che è e quello che fa. Quando si muove si disattiva il cervello, letteralmente cieco, così da non farsi venire il vomito. Il risultato è che passiamo tipo un’ora al giorno in stato di cecità inconsapevole. Confermo che non ci capisco evidentemente niente, ma magari c’è tutto un mondo da scoprire in quei pochi centimetri che separano gli occhi dal cervello. Oggi una tizia ci ha offerto il caffè a pranzo, un sacco di caffè. È stato bello, ma mi stavo mezzo scordando e non voglio mica. Ho un sonno terribile, posso dormire?

Emma Saba:

È stato molto difficile il freez fight. Oggi sentivo la voce di Dominique che diceva che se mi puntassero una pistola alla testa riuscirei a tenere la posizione. Questa modalità di sopravvivenza non è adatta però ad entrare nello spirito del freez fight piante style.