IX. 19 agosto

Emma Saba. Diario soggettivo, 19/08/2021 

Festa: THE PPP Plant’s pride party

lista djs

Dj Argano
Dj Phra
Dj Gluten nacht
Dj Gianluigi Bomba Atomica
Dj Boom & die
Dj Pi
Dj Babbabia 

Then it was different but all these names makes me already happy.
Dancing dancing dancing.
Partying planting is a serious business

Plants dances wind their leaves my limps

They are just just a party one
They just love dancing in parties
They love inoperative dances
They love bodies dancing dirty and horny
They love kisses and sex. 

Grazie

Manifesto Antropófago

grazie

“To pee or not to pee, this is the problem”

“MANIFESTO ANTROPOFAGO

Oswald de Andrade

Solo l’Antropofagia ci unisce. Socialmente. Economicamente. Filosoficamente. Sola legge del mondo. Espressione mascherata di tutti gli individualismi, di tutti i collettivismi. Di tutte le religioni. Di tutti i trattati di pace. Tupy or not tupy, that is the question. Contro tutte le catechesi. E contro la madre dei Gracchi.

Mi interessa solo ciò che non è mio. Legge dell’uomo. Legge dell’antropofago. Siamo stanchi di tutti i mariti cattolici sospettosi messi in scena. Freud l’ha fatta finita con l’enigma donna e con altre paure della psicologia stampata. Quello che ostacolava la verità era l’abbigliamento, l’impermeabile tra il mondo interiore e il mondo esterno. La reazione contro l’uomo vestito. Il cinema americano informerà. Figli del sole, madre dei viventi. Trovati e amati ferocemente, con tutta l’ipocrisia della nostalgia, dagli immigrati, dai trafficati e dai touristes. Nel paese del cobra grande1. È perché non abbiamo mai avuto grammatiche né collezioni di vecchi vegetali. E non abbiamo mai saputo cosa fosse urbano, suburbano, di frontiera e continentale. Pigri nel mappamondo del Brasile. Una coscienza partecipante, una ritmicità religiosa. Contro tutti gli importatori di coscienza in scatola. L’esistenza palpabile della vita. E la mentalità pre-logica che il Sig. Lévy-Bruhl studierà. Vogliamo la Rivoluzione Caraibica2. Più grande della Rivoluzione Francese. L’unione di tutte le ribellioni vittoriose rivolte all’uomo. Senza di noi l’Europa non avrebbe neanche la sua misera dichiarazione dei diritti dell’uomo. L’età dell’oro annunciata dall’America. L’età dell’oro. E tutte le girls. Filiazione. Il contatto col Brasile Caraibico. Où Villegagnon print terre. Montaige. L’uomo naturale. Rousseau. Dalla Rivoluzione Francese al Romanticismo, alla Rivoluzione Bolscevica, alla Rivoluzione Surrealista e al barbaro tecnicizzato di Keyserling. Avanti. Non siamo mai stati catechizzati. Abbiamo vissuto in un diritto sonnambulo. Abbiamo fatto nascere Cristo a Bahia. O a Belém do Pará. Ma non abbiamo mai ammesso la nascita della logica tra noi. Contro Padre Vieira4. Autore del nostro primo prestito, per guadagnarsi gli interessi. Il re-analfabeta gli aveva detto: metti questo per scritto ma senza molte chiacchiere. Venne fatto il prestito. Venne tassato lo zucchero brasiliano. Vieira lasciò il denaro in Portogallo e ci portò le chiacchiere. Lo spirito si rifiuta di concepire lo spirito senza il corpo. L’antropomorfismo. Necessità del vaccino antropofagico. Per l’equilibrio contro le religioni di meridiano. E le inquisizioni esterne. Possiamo solo badare al mondo oracolare. Avevamo la giustizia, codificazione della vendetta. La scienza, codificazione della Magia. Antropofagia. La trasformazione permanente del Tabù in Totem. Contro il mondo reversibile e le idee oggettivate. Cadaverizzate. Lo stop del pensiero che è dinamico. L’individuo vittima del sistema. Fonte delle ingiustizie classiche. Delle ingiustizie romantiche. E l’oblio delle conquiste interiori. Mappe. Mappe. Mappe. Mappe. Mappe. Mappe. Mappe. L’istinto Caraibico. Morte e vita delle ipotesi. Dell’equazione io parte del Cosmo all’assioma Cosmo parte dell’io. Sussistenza. Comoscenza. Antropofagia. Contro le élites vegetali. In comunicazione col suolo. Non siamo mai stati catechizzati. Quel che abbiamo fatto è il Carnevale. L’indio vestito da Senatore dell’Impero. Fingendosi Pitt. O figurando nelle opere di Alencar pieno di buoni sentimenti portoghesi5. Avevamo già il comunismo. Avevamo già la lingua surrealista. L’età dell’oro. Catiti Catiti Imara Notiá Notiá Imara Ipeju6 . La magia e la vita. Avevamo la descrizione e la distribuzione dei beni fisici, dei beni morali, dei beni di Corte. E sapevamo traslare il mistero e la morte con l’aiuto di alcune formule grammaticali. Ho chiesto a un uomo cos’era il Diritto. Mi ha risposto che era la garanzia dell’esercizio della possibilità. Quest’uomo si chiamava Galli Matias. Me lo sono mangiato. Non c’è determinismo solo dove c’è mistero. Ma che c’entriamo noi con questo? Contro le storie dell’uomo che cominciano a Capo Finisterra. Il mondo non datato. Non schedato. Senza Napoleone. Senza Cesare. La stabilizzazione del progresso per mezzo di cataloghi e televisori. Solo la macchina. E gli apparecchi per le trasfusioni. Contro le sublimazioni antagoniche. Portate nelle caravelle. Contro la verità dei popoli missionari, definita con la sagacità di un antropofago, il Visconte di Cairu: – È la menzogna molte volte ripetuta. Ma non erano crociati quelli che vennero. Erano fuggiaschi di una civiltà che stiamo mangiando, perché siamo forti e vendicativi come il Jabuti7. Se Dio è la coscienza dell’Universo Non Creato, Guaraci è la madre dei viventi. Jaci è la madre dei vegetali8. Non abbiamo avuto la speculazione. Ma avevamo la divinazione. Avevamo Politica che è la scienza della distribuzione. E un sistema social-planetario. Le migrazioni. La fuga dagli stati noiosi. Contro le sclerosi urbane. Contro i Conservatòri e il tedio speculativo. Da William James a Voronoff 9. La trasfigurazione del Tabù in Totem. Antropofagia. Il pater familias e la creazione della Morale della Cicogna: Ignoranza reale delle cose + mancanza di immaginazione + sentimento di autorità di fronte alla prole curiosa. Bisogna partire da un profondo ateismo per giungere all’idea di Dio. Ma il caraibico non ne aveva bisogno. Perché aveva Guaraci. La finalità creata reagisce come gli Angeli della Caduta. Poi Mosé divaga. Che c’entriamo noi con questo? Prima che i Portoghesi scoprissero il Brasile, il Brasile aveva scoperto la felicità. Contro l’indio con la fiaccola. L’indio figlio di Maria, figlioccio di Caterina de’ Medici e genero di D. Antônio de Mariz10. L’allegria è la prova del nove. Nel matriarcato di Pindorama11. Contro la Memoria fonte del costume. L’esperienza personale rinnovata. Siamo concretisti. Le idee si danno da fare, reagiscono, bruciano persone nelle piazze pubbliche. Eliminiamo le idee e le altre paralisi. Attraverso le mappe. Credere nei segni, credere negli strumenti e nelle stelle. Contro Goethe, la madre dei Gracchi, e la Corte di D. João VI12 L’allegria è la prova del nove. La lotta tra quello che si chiamerebbe Non-Creato e la Creatura – illustrata dalla contraddizione permanente tra l’uomo e il suo Tabù. L’amore quotidiano e il modus vivendi capitalista. Antropofagia. Assorbimento del nemico sacro. Per trasformarlo in Totem. L’umana avventura. La terrena finalità. Tuttavia, soltanto le pure élites sono riuscite a realizzare l’antropofagia carnale, che reca in sé il più alto senso della vita e evita tutti i mali individuati da Freud, mali catechisti. Ciò che c’è non è una sublimazione dell’istinto sessuale. È la scala termometrica dell’istinto antropofagico. Da carnale, esso diventa elettivo e crea l’amicizia. Affettivo, l’amore. Speculativo, la scienza. Si sposta e si trasferisce. Siamo arrivati allo svilimento. La bassa antropofagia agglomerata nei peccati del catechismo – l’invidia, l’usura, la calunnia, l’omicidio. Peste di cosiddetti popoli colti e cristianizzati, è contro di essa che stiamo agendo. Antropofagi contro Anchieta che canta le undicimila vergini del cielo, nella terra di Iracema – il patriarca João Ramalho fondatore di San Paolo13. La nostra indipendenza non è ancora stata proclamata. Frase tipica di D. João VI: “Figlio mio, mettiti questa corona sul capo, prima che lo faccia qualche avventuriero!”. Abbiamo scacciato la dinastia. Bisogna scacciare lo spirito bragantino, gli ordinamenti e il tabacco di Maria da Fonte14. Contro la realtà sociale, vestita e opprimente, schedata da Freud – la realtà senza complessi, senza follia, senza prostituzioni e senza penitenziari del matriarcato di Pindorama.

A Piratininga Anno 374 dalla deglutizione del Vescovo Sardinha.

(Revista de Antropofagia, Anno, I, n° 1, maggio 1928)

Note:

1 Figli del sole: nella mitologia tupi-guarani, il Sole è madre di tutti gli esseri del regno animale. Il cobra-grande, o boiúna, è una figura della mitologia indigena, che terrorizza la popolazione per la sua voracità. Unendosi con una donna che faceva il bagno in un fiume, generò due esseri, il Cobra Norato, buono, che la notte si trasforma in un giovane alto e bello che balla nelle feste lungo il fiume, e Maria Canina, malvagia, che sotto le sembianze di serpente rovescia le imbarcazioni o, tramutatasi essa stessa in imbarcazione, trascina gli equipaggi verso il fondo del fiume.

2 Le popolazioni caraibiche, che abitavano originariamente le Piccole Antille, le Guiane e le coste centroamericane, praticavano l’antropofagia.

3 Villegaignon fonda nel 1555 la Colonia France Antarctique nella baia di Guanabara, porto naturale di Rio de Janeiro, che verrà rioccupata dai Portoghesi nel 1560. La citazione è tratta dal capitolo XXXI degli Essais di Montaigne, intitolato “Des cannibales”.

4 Padre Vieira (1608-1697), missionario gesuita, visse in Brasile per la maggior parte della sua vita, impegnandosi contro la schiavizzazione degli indigeni e nell’incitamento all’unità nazionale contro le invasioni olandesi. Fu sostenitore di un’impresa commerciale atta a risollevare le finanze portoghesi. Scrisse numerosissimi Sermoni, perfetto esempio di prosa barocca.

5 José de Alencar (1829-1877) è il maggior narratore brasiliano del Romanticismo, autore di romanzi in cui la figura dell’indio incarna gli ideali che il Romanticismo europeo ricercava nel medioevo cavalleresco.

6 “Luna nuova, luna nuova, soffia in Tizio il ricordo di me”, in O selvagem, di Couto Magalhães (n.d.A.).

7 Jabuti [dal tupi yabuti]: testuggine. È l’eroe delle favole indigene del nord del Paese, che ha caratteristiche simili a quelle della volpe nelle favole europee: non particolarmente violento, riesce a sconfiggere animali più forti di lui per la sua forza vendicativa, l’astuzia e l’abilità nel parlare.

8 Guaraci, o coaraci è il nome del sole nella lingua tupi. Il significato della parola è quello di ‘madre di questo giorno’ (da cori, `questo’, ara, `giorno’, e ci, `madre’). È il creatore di tutti gli esseri viventi, e ha il compito di governare il regno animale attraverso divinità protettrici di ogni singola specie. Jaci, dal composto tupi ia-cí,, è la ‘madre dei frutti’, la Luna. Sorella e sposa di Guaraci, presiede il regno vegetale, valendosi anch’essa di divinità a lei sottoposte.

9 Il nome di (Sérgio) Voronoff, ideatore di una cura di ringiovanimento e autore di un saggio intitolato La conquête de la vie (1928), viene accostato a quello del filosofo americano William James come a tracciare una linea esemplare del pensiero pragmatico che attraversi le varie discipline, dalla filosofia alla biologia.

10 Il riferimento è al romanzo storico di Alencar, O guarani (1857), il cui protagonista, l’indio Peri, riassume in sé tutte le qualità del “buon selvaggio”, compiendo imprese eroiche per amore della figlia del nobile portoghese dom Antônio.

11 Pindorama (dal tupi, `paese delle palme’) è il nome con cui le popolazioni andine e delle pampas chiamano il Brasile.

12 Dom João VI di Braganza regnò sul Portogallo dal 1816 al 1826, durante il periodo in cui la Corte si era trasferita a Rio de Janeiro per sfuggire alle invasioni napoleoniche.

13 Padre Anchieta (1534-1597), missionario gesuita, autore di testi plurilingue (in spagnolo, portoghese, latino e tupi-guarani) teatrali e poetici oltre che religiosi e didattici, è una figura fondamentale della prima azione catechizzatrice in Brasile. Iracema (“la vergine dalle labbra di miele”) è la protagonista del romanzo omonimo di Alencar (1865). capolavoro dell’indianismo romantico. João Ramalho viene eletto nel 1562 capitão-mor (amministratore generale, carica ereditaria) di Sao Paulo de Piratininga, il capitanato o divisione amministrativa che sta all’origine dello stato di San Paolo.

14 Ilaria da Fonte guidò una rivolta in Portogallo (1846-1847) che sfociò in guerra civile e venne repressa con l’intervento degli spagnoli e degli inglesi. (Tra le richieste dei ribelli, molte delle quali vennero accolte, c’era l’abdicazione della regina Maria II).

(Tratto da La cultura cannibale – Oswald de Andrade: da Pao-Brasil al manifesto antropofago, a cura di Ettore Finazzi-Agrò e Maria Caterina Pincherle, Meltemi editrice, Roma, 1999, traduzione di Maria Caterina Pincherle)”

grazie a tutte le persone assenti

Teodora Grano. DiarioggeTtivo, 19/082021 

Colazione meditazione Qi Gong senza Emma.
Arriva alla fine del Qi Gong.
Si scopre che era in randomness dalla sera prima.
Mini training di verticali outdoor.
Si unisce anche Alberto.
Alla fine del training arriva una macchina.
È Roberta.
Andiamo tutti intorno al tavolo a pescare le randomness.
Si decide che scattano quando l’ultimo pesca.
“Bruttissimo perché si attiva facilmente.”
“Puoi evitare il rischio di vita. Però stai nella sfida.”
Abbiamo il timore che Alberto vada in randomness in autostrada.
Vengono dette le parole “fottuti” “cazzo” “cazzoni” “merda.”
Riceviamo un feedback sull’attenzione al linguaggio.
Alberto è l’ultimo a pescare.
Davide va in randomness.
Alberto se ne va tutti lo abbracciano.
Tutti mettono pietre sul corpo di Davide.
Quando viene allucinato deve dire dove si trovano i sassi senza guardarli.
“Occhio, mento, fronte, naso.”
“No ridere che fai le frane.”
Risata. Sette sassi caduti.
“Femore destro 1
2 3
4
Femore sinistro 1 2 3
Pancia
Spalla sinistra
Spalla sinistra un po’ più in basso
Spalla destra
C’è qualcosa, l’ancora sul cuore
È caduto qualcosa dal dito
Forse qualcosa ancora sul petto
Ancora?
Non sento niente.”
“Ne hai ancora 12.”
“Ho delle sensazioni.”
“Eh ma c’era la calza.”
“Dentro la calza!!”
“Il gomito che spinge ha una sensazione troppo forte.”
“Ok apri gli occhi.”

Davide alza la testa vede che ha un sassone sull’inguine, riabbassa la testa e ride.
Tutti ridono.

“Bentornato nel mondo dei vivi.”
“Dicono che è un esercizio che fanno le persone in terapia per tumori. Fanno questa visualizzazione.”
“Digerire che abbiamo questo peso qui e dimenticarlo.”
Sono stato parte del corpo di Davide.
Tutti guardano Simo che ha del sangue sul petto.
“Pensatelo come un esercizio sul linguaggio.”
“Parla sempre quello che bestemmia ai workshop delle superiori.”
“Sono passati 8 anni.”

Ci dividiamo.
Fra e Roberta vanno a fare l’intervista.
Il resto del gruppo va in sala.
Angelo ci fa un appunto sulle volgarità e sul tipo di materiale che verrà filmato e come verrà filmato. Poi una nuova ipotesi di regia.

“È un’anomalia perché c’è Standchen e non la Winterreise.”

Angelo dice: “Cazzo merda col culo” poi fa una pausa e ci guarda fisso sorridendo.
Silenzio.

Allestiamo.
Spostiamo gli oggetti e li guardiamo commentandoli per almeno 20 minuti. “Le tre laggiù sembrano 3 giudici”. Ne spostiamo una. “Adesso è bello.”

Arriva Roberta.
Proviamo piedi!!!
“Di cosa parlate?”
“Cose diverse ogni volta.”
“Voi non sapete cosa sono quei piedi non sapete nemmeno se sono forme di vita.”
Finita la scena Angelo dice: “Proviamo Dear Franz potete farla anche così.”
Noi solleviamo il lenzuolo che copre le gambe e mostriamo di essere tutti in mutande.
Simone esce dal lenzuolo e ha i pantaloncini. Viene vessato perché il costume ufficiale è la gonna.

Proviamo Dear Franz.
Arrivano in fondo Teo ed Emma ma non si coordinano e Emma tappa un orecchio e Tea un occhio.
Feedback di Angelo sullo spazio e sulla diagonale da tenere.
“È la linea di fuoco della guerra di trincea.”
“Potete anche strisciare.”
Striscia a terra per almeno 20 secondi in silenzio tutti lo guardano lui guarda noi.

“Proviamo karma.”
Carmine si mette al centro e fa la pubblicità di Calvin Klein.
Angelo dice: “Fai l’entrata desperation.”
Emma dice “ancora di più di così?”
Proviamo karma.
Feedback su karma.
“Più ti pieghi e più esce il culo.”
“Basta piegarsi meno.”
“No no va bene così.”
“Ok.” 

Roberta dice “ok io sono a posto così.”
“Abbiamo altre 37 scene!”
“No no ho materiale a sufficienza.”
“Ok sciogliamo le fila.”

Roberta saluta e mentre se ne va Davide suona il campanellino.
Usciamo dalla turbina.
“Non hai sentito il gongone?”
“No. Lo hai suonato tu?”
“No, Carmine.” 

Dentro ci sono Emma, Davide e Angelo in freeze fight. Tea è fuori che scrive insieme a Simone. Simone dice: “Madonna mi è preso un down in questo freeze.”

Davide esce e dice che Angelo è in freeze fight col telefono che registra un video. Davide si allontana suona la trombetta col tarassaco e poi va a casa. Simone canta: “Ma dove vai bellezza in bicicletta …” fa una pausa e poi fa “ma non è cat calling quello?”
Tea non risponde.
“Però è cantata in modo simpatico.”

In casa Davide sta attaccando alla porta del bagno un foglio di carta con su scritto:

“Qui c’è l’oracolo.
Per usare il bagno devi confessare a lui un tuo segreto.
L’Oracolo lo custodirà per sempre”

Sul foglio sono attaccati due peperoncini e a terra ci sono due piattini uno con una mela e uno con un fico. In cucina Fra e Carmine stanno cucinando.
Teo chiede: “Ma come funziona questo oracolo? Glielo dico verbalmente?” Teo entra in bagno e nella vasca c’è Angelo in randomness.
Teo va in bagno.
Poi ci va Carmine.
Poi Fra.

In corridoio si crea una processione di persone con doni per l’oracolo: una bottiglia di cordiale vuota, un nastro isolante, un sasso dorato.

A pranzo si indagano trigger. Poi si decide di non passare tutto il tempo libero a fare indagini. Si decide che la sera Simone fa Chasing e poi si fa una festa.

Pomeriggio libero. Teo va al fiume. Simo va a provare Chasing. Davide studia pianoforte e non suona la Winterreise. Poi va a correre e poi va in cantina a prendere l’auto. Carmine va a fare un giro in bici. Angelo e Fra fanno brainstorming in giardino. Teo ed Emma preparano la festa e fanno gli allestimenti. Arriva un messaggio sul gruppo.

“Topic della festa: THE PPP PLANTS PRIDE PARTY. Special guest: Dj Ciuffona

Compiti per tutti per la festa: ognuno prepara una sua playlist personale di max 20 min che suonerà alla festa.

Inviare sul gruppo:
Il proprio nome d’arte come dj e il titolo del suo dj set entro le 19.
Noi prepareremo la scaletta dei dj.
Il topic della festa è il vostro dress code”

La scaletta é:

Dj argano
Dj phra – Phantasia phantastica 4 phantasmi phanatici
Dj gluten nacht
DjGianluigi Bomba Atomica  DJ -Disco Inferno
Dj bloom & die – fresh green blood bonbon
Dj PdiPowerPlant
Dj Babbabia – a ca**o duro!!!!!

A cena non si parla di indagini ma di tecnici che finiscono in scena e di pianisti che diventano performer. Poi tutti si vestono e vanno alla festa. La festa finisce con Teo che va in randomness.

Fotodiario Carmine Parise