IV. / TOC TOC TOC / IL RUMORE

Simone Arganini:

GUTE NACHT

Fate tutto come al solito, preparatevi per dormire e andate a letto.
Una volta a letto, chiudetevi le orecchie tappando bene con gli indici oppure con il palmo delle mani. Isolatevi in un piccolo spazio di comfort dentro al vostro letto, dentro la vostra testa.
Prima esplorate quali sono i suoni che potete produrre con la gola, con la voce, e il modo speciale in cui risuonano quando siete isolati dai suoni esterni. Una miniprova d’orchestra dove gli strumenti sono ancora tutti da scoprire.
Quando siete soddisfatti dell’esplorazione, trovate un suonino che vi piace più di tutti e usatelo modulandolo per improvvisare una ninna nanna solo per voi stessi, una coccola sonora prima di dormire.

Goodnight!

CAMERA IPERBARICA

0- Dirigiti verso la sala prove 1. Entra nell’antisala e presta bene attenzione ai suoni che provengono dall’esterno.

1- Indossa l’isolatore.
2- Ascolta con il corpo, grazie al vibrazionatore.
3- Quando ne hai avuto abbastanza, varca la soglia della sala prove 1, siediti sul tappetino, e consulta l’oracolo del suono. Cantagli la ninna nanna di ieri sera, respira, o chiedigli qualcosa. Quando sei soddisfatto, lascia il posto a qualcun altro. Puoi rimanere a guardare.
4- Quando tutti hanno consultato l’oracolo, alzati e prendi gli altri per mano. Ringrazia l’oracolo con un OHM finale all’unisono.
5- Torna nel tuo camerino, togli l’isolatore molto lentamente. Ritrova i tuoi compagni e riforma il gruppo.

Simone Arganini

Colpi di tamburo. Di timpano. Di vibrazionatore. Colpi al cuore. Teodora se ne va. Piccole subdole vibrazioni. E attese. Ne ho abbastanza. Sudore. Sudore, sudore, sudore. Qui dentro è l’inferno. Ma proprio qui dentro qui dentro. Fuori no. Sembra di no. Angelo sembra divertirsi. Il caldo sparisce. Teodora anche è sparita da un po’. Dove minchia è. Ma sbuca dal pavimento. Cinque persone allora. La manina. È sempre la manina. Mi piace. La manina. Respiro. Oggi amo tutti.

IN SECONDA BATTUTA

Also starring:

La pianta morta.

I pezzi di pianta morta. 

Le mele scomparse dalla terra, tutte quante anche il succo quasi quasi. 

E altri vegetali simpatici. 

No fischio day. 

Mio fratello Filippo. 

Il faro Filippo. 

Il faro Sauron. 

I buchi. 

Il gelato di ieri gusto CHAI. 

Il mio coinquilino Carmine. 

I dubbi sulle possibilità di riuscire a scrivere.

Francesca Pennini

I fondi:

Fondo energetici.

Pochi fondi a disposizione. 

Fondere. Fusione neuronale.

Stupenda meditazione con oracolo di Simone. 

I suoni motorini passano sempre dalle nostre ossa, ma non li ascoltiamo abbastanza.

Degli ottimi can can.

Shaker per bastoncelli.

Il corpo di Angelo che brucia.

Il corpo di ballo di TeodoraS.

Carmine che si trasforma in giardino. Forse è esattamente quello che facciamo quando portiamo i fiori sulle tombe. 

Una lenta migrazione vegetale di cui siamo autisti. Fusti ambulanti. 

Toc toc pic nic sotto l’occhio di Sauron. Simone inizia a mangiarmi, io mi finisco.

Teodora Grano

7 BREVI LEZIONI DI VITA

1. Se la mattina ti svegli storto, la sveglia non suona, ti cade tutto, ti chiudi fuori casa, insomma se va tutto storto lo sai qual è l’unica cosa che devi fare per risolvere il problema? Non cercare di risolvere il problema! Fatti una corsetta, un balletto, rincorri i conigli ma lascia stare il problema dov’è. Dopo andrà meglio di come andava prima. Funziona sempre. Si chiamano endorfine. 

2. Se una cosa è sbilanciata tenderà sempre a cadere. Sempre. Si chiama forza di gravità. La legge di Murphy non c’entra nulla. Newton si. Stacci. 

3. Se ti metti il rossetto tipo Pierrot sulle guance e poi ti stropicci la faccia finisci come Joker. Che non fa proprio lo stesso effetto di Pierrot anche se il trucco è simile. 

4. Se chiami una cosa Filippo poi non puoi darti un tono e cambiare il nome in Sauron. Perché non funziona così coi nomi. Una volta che dai un nome te lo tieni. Altrimenti la gente non farebbe altro che cambiare i nomi alle cose perché ce n’è sempre uno meglio di quello che hai. E sarebbe un gran casino.

5. Se ti metti una pianta nel culo o una macchina del fumo tra le gambe la prima parola che verrà in mente a chi ti guarda sarà: scurreggia. Questa parola fa ridere quasi sempre. Diciamo al 90%.

6. Dietro una cosa bella tipo una bella immagine, una fica atomica, un video di Bill Viola, un David di Michelangelo c’è sempre un retroscena scabroso. Il più delle volte è un tizio con la barba scalzo che batte delle scarpe da vecchia bagascia per terra.

7. Lo scienziato Fleon Sunoco che era convinto che le persone molto intelligenti avessero una piccola radioricevente nella testa e che da lì gli venissero le idee geniali, dopo aver scoperto che aveva ragione e che quella scoperta gli avrebbe fatto vincere il Nobel si suicidò nel suo frac che non vide mai Stoccolma perché si era dato la zappa sui piedi: quell’idea non poteva essergli venuta solamente grazie a quella poltiglia contenuta nel cranio. Poteva esserci arrivato solo grazie a un aiuto esterno. Occhio alle idee che ti vengono. Anche quelle buone. Ricordati la fine che ha fatto Eva con Adamo . 

In allegato riferimenti visivi extra

Angelo Pedroni

FONDO  AP – 28/08/2020

Wikipedia cita:

“L’acido lisergico è un composto presente nell’ergot, un fungo parassita della segale. Le caratteristiche escrescenze che questo fungo forma hanno portato a definire le piante di segale da esso colpite segale cornuta. L’ingestione dell’ergot, della segale cornuta o di prodotti che da essa derivano (come ad esempio farine non depurate dal fungo) causa la cosiddetta “febbre del pellegrino”, o ergotismo, i cui sintomi sono deliri allucinatori, febbre e forti dolori alle gambe.”

Poi se invece fluttui nei collegamenti e finisci a informarti sull’ergotismo spuntano improvvise illuminazioni poetiche come:

“L’intossicazione da ergot, detta «ergotismo», era conosciuta nel Medioevo con il nome di «fuoco di Sant’Antonio», « fuoco sacro» o «male degli ardenti»”

E comunque, nello specifico, parlando di LSD:

“Una dose di appena 25 nanogrammi può causare minime alterazioni della percezione e dell’umore per più di 10 ore. Tipicamente non causa semplicemente allucinazioni, ma anche amplificazione emotiva, esperienze mistiche e spirituali, cambiamenti nella percezione di sé e della realtà.”

Parlando di piante, di funghi, di batteri, di tutto il mondo che gravita sotto l’evidenza mammifera è quasi naturale arrivare a considerare i fenomeni di alterazione della coscienza come la naturalità delle cose. Che i corpi siano solo portatori passeggeri di identità definita, di percezioni specifiche, di categorie e fenomeni logici. Poi torna il tappetone bianco che ci da il pane (o così ci piace credere, ma temo che in primis ci dia il fuoco, altrimenti, come spesso si dice, faremmo un altro lavoro). E alterazioni della coscienza, del senso del tempo, della percezione della realtà e della prossimità sembrano parlare di qualcosa di sacro imminente. Incompiuto perché attende solo un ospite in grado di prenderne una dose sufficiente e farsi il “buon trip” con cui preghiamo tutti che escano i nostri spettatori esasperati dalla realtà.

Oggi è stato un giorno pieno di colori e forme, di connessioni con l’altro, come la voce si possa trasformare in strane lingue di coca visiva, ombre e fumo che rivelano un dietro le quinte che neanche Ghostbusters. Una giornata acida nel buon senso del termine.

Nell’immaginario simbolico cinese il portatore di acidità è l’elemento del metallo. Quello che più a noi dà la sensazione che in Oriente vivano degli alieni che vedono il mondo in un modo talmente alterato che forse c’è speranza per tutti.

Carmine Parise

Se ieri ero essere umano, oggi sono diventato terra.
Forse ci sto quasi meglio.
Se ieri eravamo evidenti, oggi siamo un po’ ombre.
Forse ci piace anche questo.
Se ieri abbiamo fatto chiusura, oggi abbiamo fatto un film.
Forse ci siamo dimenticati.
Se ieri era analogico, oggi è Sauron.
Forse siamo Nerd.
Se ieri era Mimma, oggi non più.
Forse è lo zampirone.
Se ieri eravamo scoordinati, oggi pure.
Forse possiamo ancora lavorarci.
Ok, senza forse.