IV. 13 agosto

Matilde Buzzoni. Diario creativo, 13/08/2021

Caro Fantasma,

ti scrivo questa lettera perché domani me ne vado e prenderò anche io la forma eterea che tu già possiedi.

Mi dispiace lasciare Dro a metà del lavoro, ma purtroppo devo farlo. Anche se non sono direttamente coinvolta ho osservato pazientemente ogni scena e ogni retroscena dello spettacolo che ho capito, dalle tue parole, essere separato dal tuo esistere nella dimensione materiale, così come, in un altro modo è per me. Sono stata un po’ fantasma anche io in questi giorni, uno spettatore silente e marginalmente attivo, una pianta anche io in un certo senso.

Se dovessi essere una pianta mi piacerebbe molto essere un salice piangente perchè li trovo estremamente poetici. Non credo però di essere un salice, temo di essere più un alberello dal fusto sottile che in autunno mette le foglie dello stesso colore dei miei capelli.

L’altro giorno, quando sono caduta nella tua trappola ho pensato che la curiosità può uccidere. Allo stesso tempo, se non avessi aperto quel foglio per vedere cos’era non avrei potuto incontrarti, fantasma. Sono svenuta in una maniera ridicola, con un “oh no” che mi fa un po’ vergognare, ma dopotutto anche quando sono svenuta altre volte nella vita ho sempre fatto delle scene imbarazzanti.

Sapere che eri qui però mi ha fatto sentire un po’ meno sola. Anche se avevo gli occhi chiusi potevo immaginare le linee del tuo volto ed ero tranquillissima nel sapere di avere in un fantasma un’amica fidata.

La mia bocca non ha fiatato ma devo aver avuto un’espressione che poteva benissimo tradirmi con gli altri a pranzo. Ero felice ed energica e allo stesso tempo mi sono fatta un sacco di domande. Chi altro sapeva? Ero la prima? Il fatto di essere a preparare il pranzo con Davide mentre è successo era pianificato? Uno sguardo con Angelo ha mandato una scossa elettrica a tavola e Carmine mi ha abbracciato quando è entrato in cucina. Troppi dubbi, ma ho pensato che tu fantasma non avresti voluto che io ti svelassi così. Anche quando sono stata inserita sul gruppo whatsapp con gli altri ho mandato un messaggio che non so se dovevo mandare e mi era venuta voglia di dire La parola per vedere se tutti avevano avuto lo stesso trigger ma poi sarei svenuta anche io e forse ti avrei reso i prossimi giorni più complicati.

Ho anche pensato che se ti avessi rivisto sarebbe stato come quando i bimbi vedono un animale selvatico ma gli adulti no ed è come se in quel momento fossero due amici e non lo deve sapere nessuno.

Ora che vado via spero di poter essere comunque la tua ninja o il tuo secondo fantasma alleato, realmente eterea e distante questa volta. Ho taciuto i miei dubbi fidandomi del disegno più grande che sicuramente stai pensando e ti scrivo questa lettera come diario creativo ma non mi fido a inviartela sul gruppo perché inevitabilmente mi è capitato, inviando i miei compiti, di sbirciare quelli degli altri e voglio tutelare la tua presenza qui ancora una volta.

Ti ringrazio per avermi permesso di essere qui e di esserti svelata, io mantengo il segreto e ti raggiungo nella trasparenza e invisibilità. Spero di incontrarti di nuovo, anche se non so in che forma.

Ti sono vicina
Vi sono vicina 

P.S. Alla fine ti sei svelata a tutti e questa lettera la posso condividere qui. L’ho scritta dopo pranzo senza sapere cosa sarebbe successo la sera, benvenuta fantasma.

Angelo Pedroni. Diario Soggettivo, 13/08/2021

Giorno di pausa. Stradormo, ma anche il giorno prima quindi non è una novità. Penso di saltare la colazione, poi invece la faccio. Sono nervoso e non mi piace. Penso che voglio vedere il video, ma poi perdo tempo e ne vedo solo i pezzetti che sapevo mi sarebbero piaciuti di più. Libero la sala a Simone, spero che sia una giornata produttiva per lui. Secondo me stare in sala da soli a cagar fuori roba è una gran brutta situazione in cui trovarsi. Sento Teodora, Davide e Matilde che si accordano per andare alla cantina a mangiare e bere approfittando della missione VinoPerDino. Li ascolto con un poco di invidia, ma vabbè, io ho il mio daffare oggi. Lo so. È una giornata grossa ed è appena iniziata. Inizia il coordinamento con Francesca per la fuga, ma non capiamo subito come fare e se effettivamente confrontarci oggi. Sa di brutta giornata. E invece ce la facciamo, sono contento, via in furgone verso un epic fail di tentativo di invio di un reso e poi sbaglio strada per il lago di Cavedine. Lì poi c’è un sacco di gente in qualche modo riusciamo a fare le cose che dobbiamo fare. Ma la giornata avanza faticosamente e io sento che acquisto altri anni oltre ai 120 che mi sento addosso. La vista del lago mi si apre davanti in rapide diapositive immerse nei discorsi artistico-personali. Quando succede è molto rincuorante. Pianifichiamo la sera. Sono molto contento che succeda. Sto un po’ soffrendo l’essere diviso in due attività mentali e credo fortemente che gli altri saranno felicissimi di sapere i retroscena di questo esperimento. Quando torniamo sono molto stanco, quindi dormo. In stanza fa un caldo porco, scelgo il pavimento e poi penso che magari qualcuno così potrebbe credere che ho la randomness e magari si avvicina e io salto su. Lo spero tanto. Non succede. Vabbè, vado alla Centrale che mi sento in colpa che non ho ancora guardato bene il video. Poi tutto è molto veloce. Preparativi per la Ghost Track di Francesca. Facciamo un rapido allestimento. Sono contento, sembra di lavorare alla vecchia a una performance, senza troppi cazzi o pressioni. E comincio a pregustare l’Abracadabra di gruppo. Faccio un chase luci che fa un po’ cagare, ma mi rendo conto che ho troppa fame e devo andare a mangiare. In cucina sono solo con la mia piadina. Un po’ mi dispiace, un po’ penso che me lo merito anche. Quando si avvicina il momento del teatro mi sento molto stanco, lontano. Ma pure so che la sala mi risveglia la pulsione delle cose belle quindi decido anche che chissene e vediamo che succede. E in effetti basta entrare per sistemarsi. Poi è bello. Francesca cambia i piani che sono fuori dalla porta. Sono contento, penso sia un bel segno e poi sono ben lucido, proviamo a non far cagate, ma è una bella sensazione. Non riesco a non pensare che il testo sugli spettri risuoni in Emma e Carmine in modo particolarmente forte, ciascuno di loro con il proprio fardello di morte addosso. Lì vedo svenire tutti mentre sto per accasciarmi sulla sedia. Mi sembra un gran finale. Dopo temo che l’energia si sfrangi. Davide trova Francesca, brindisi, risate e aneddoti. La serata wow. Non mi sentivo così leggero da diversi giorni. Vado a letto con un sacco di speranza su domani e su Ferragosto a questo punto. Mi sembra di aver attraversato una via veramente impervia e quando penso allo spettacolo che rimane da fare mi viene l’orrore. Ma poi succedono delle cose magnifiche, sul palco a volte, fuori altre. Quindi anche vaffanculo l’orrore.

Carmine Parise. Diario creativo, 13/08/2021

Distanza: 80 km
Dislivello: 702 metri
Altitudine massima:
642 metri
Velocità media: 25,7 km/h
Velocità massima: 82,3 km/h
Cadenza media: 78 giri
Cadenza massima: 143 giri
Frequenza cardiaca media: 128 battiti
Frequenza cardiaca massima: 168 battiti
Sforzo “resistenza”: 25 minuto e 10 secondi (13,9%)
Sforzo “moderato”: 2 ore, 3 minuti e 30 secondi (68,4%)
Sforzo “ritmo”: 31 minuti e 34 secondi (17,5%)
Sforzo “soglia”: 20 secondi (0,2%)
Tempo in movimento: 3 ore 34 secondi
Bevande: 1 litro e mezzo + 33cl coca cola
Cibo: 1 barretta ai cereali, un panino Arabo con prosciutto e formaggio, un cono gelato
Calorie bruciate: 1.800

Davide Finotti. Diario oggettivo, 13/08/2021

Ore 10:00 sveglia. Mi alzo, faccio colazione con bresaola e pane tostato con caffè ed acqua. Espleto attività corporali e mi lavo.
Mi accordo con Matilde sull’orario di partenza.
Ore 11:00 ritrovo con Matilde all’uscita della sala Turbina 1 e partenza per escursione alle Marocche di Dro.
Ore 13:35 ritorno in Centrale Fies dall’escursione alle Marocche di Dro con Matilde. Intrattenuto un pó con Teodora fuori dal teatro e programmato partenza per cantina alle 14 per pranzare e acquistare vino per la grigliata con Dino a Ferragosto.
Ore 13:45 doccia e sistemo vestiti sudati dall’ escursione ad asciugarsi.
Ore 14:00 esco e vado sul posto dell’appuntamento per andare alla cantina. Teodora non è presente. Mando messaggio a Teodora che risponde di essersi addormentata. L’attendo per partire.
Ore 14:18 partenza da Centrale Fies con Teodora per azienda vinicola.
Ore 14:30 pranzo con Teodora all’azienda vinicola. Mangiamo formaggi, salumi, trota salmonata. Bevo un calice di vino bianco con il pesce, un calice di rosso per i salumi e i formaggi. Teodora pende caffè e torta, Io vin santo del Trentino e successivamente caffè. Andando a pagare acquistiamo 4 bottiglie di vino rosso dopo attenta scelta. Teodora acquista una bottiglia di vin santo. Teodora paga con carta di credito di Collettivo Cinetico. Teodora dice troppo tardi che serve fattura, la proprietaria ha già fatto scontrino e dice che non può fare più la fattura. Teodora chiama Carmine per dirglielo e capire se riesce a fare qualcosa.
Ore 16:50 ritorno a Centrale Fies e partenza per Coop.
Ore 17:00 spesa con Teodora alla Coop.
Ore 18:00 ritorno a Centrale Fies. Vado in camera per riposare.
Ore 19:50 vado in cucina e mi preparo due piadine e un’insalata. Carmine mi dice che alla Coop non dovevamo pagare perché pagava Centrale Fies. Teodora ripete di aver fatto due cappelle oggi e che se lo sentiva che non doveva andare a fare la spesa.
Ore 20:50 esco dalla foresteria per andare in teatro. Mi siedo solo fuori dagli uffici sulle panchine e aspetto.
Ore 21:10 mi chiamano per andare sulla piattaforma per avere la consegna per l’attività della serata. Al termine andiamo tutti assieme in teatro.
Ore 21:30 in teatro disponendoci tutti sul tappeto, tranne Angelo che sta al PC, ascoltiamo un messaggio audio di Francesca. Si attiva al termine del comunicato la randomness su tutti. Francesca mi strizza l’alluce e dice di cercarla a nascondino. Parte la ricerca dopo che ci svegliamo tutti. La trovo io al bordo del laghetto su una sdraio. Andiamo assieme alle panchine e richiamiamo tutti. Vado a prendere 8 bicchieri e la bottiglia di vino in casa. Brindiamo e la salutiamo. Prima di tornare agli appartamenti, giro con Angelo e Simone per Centrale Fies. Vediamo la sala comandi e altre sale tra cui gli uffici. Indovino chi è il bambino fotografato in costume da carnevale nella sala dopo gli uffici.
Ore 11:40 rientriamo agli appartamenti. Chiacchiere con tutti mangiando frutta secca.
Ore 00:34 entro in camera. Scrivo diario oggettivo.
Ore 00:55 invio diario e dormo.

Fotodiario Simone Arganini